Nuovo ecobonus per edifici privati e condomini! Come funzionerà?
Quale sarà il destino del Superbonus 110%?
La misura sarà confermata, cancellata o sostituita?
Alcune notizie si possono trarre dalla riunione della Cabina di Regia per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del 27 luglio 2023 che ha discusso la proposta di revisione complessiva del PNRR inclusiva del nuovo capitolo REPowerEU.
Dalla scheda di sintesi si evince che i mutamenti del contesto di riferimento e le criticità emerse nella fase di attuazione del PNRR hanno reso necessaria una ricognizione dei progetti inclusi nel Piano.
Per individuare le modifiche e le integrazioni necessarie al conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti.
Tra le novità emerse nella riunione sicuramente appare rilevante la determinazione di adottare un nuovo ecobonus sociale per gli edifici privati, anche condominiali.
Utilizzando lo strumento della detrazione fiscale, con il nuovo ecobonus si supporteranno le famiglie a basso reddito.
La dotazione del provvedimento è di quattro miliardi di euro usufruibili attraverso detrazioni fiscali caratterizzate da vincoli stingenti al fine di preferire le fasce sociali a basso reddito.
Anche al fine di rispondere alle esigenze di efficientamento energetico degli edifici privati, peraltro confermata dalla Direttiva Casa-Condominio Green dell’Unione Europea.
Il Parlamento europeo ha recentemente approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia (Energy Performance of Buildings Directive – EPBD – o Direttiva Case Green).
Per aumentare il tasso di ristrutturazioni e a ridurre consumo energetico ed emissioni, nel settore edilizio (condominio green).
Secondo il testo della Direttiva Case-Condominio Green approvato, gli edifici residenziali dovranno raggiungere, come minimo, la classe di prestazione energetica E entro il 2030, e D entro il 2033
Proprio per questo da più parti si chiede una razionalizzazione delle detrazioni fiscali nel settore edilizio.
Il riordino delle detrazioni e deduzioni fiscali dovrebbe commisurarsi a criteri di efficienza energetica, non più rinviabili, anche a causa degli insostenibili cambiamenti climatici.
Da qui appare auspicabile la programmazione di un nuovo ecobonus, se accompagnata da un un riassetto generale delle tante detrazioni fiscali attualmente in uso.